La mediazione accelera. Fissati i primi incontri per chiudere
Fonte: Ilsole24ore.com
Fonte: Ilsole24ore.com
Ogni qualvolta sento una persona muovere aspre critiche contro qualcosa o qualcuno, solo una domanda mi sorge spontanea: "quid pro?”. L’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA) da mesi critica aspramente la riforma del processo civile introdotta dalGoverno, con il bene placido della stampa che gli dà sempre un grande risalto, ma a questo punto c’è da chiedersi perché non abbiano fatto una seria proposta di modifica che colmasse quelle che loro ritengono essere le lacune di questa legge.
In Italia abbiamo un problema serio costituito dalla durata assurda ed ingiustificabile di un processo, sia civile che penale, e questo è contro la costituzione. I tribunali sono oberati di lavoro, spesso (ma non sempre) alacremente svolto dall’apparato giudiziale che, però, soffre di una carenza endemica di organico, peraltro in uno dei paesi più litigiosi della Comunità Europea.
Di fronte a questa situazione incresciosa, le uniche cose che l’OUA sa dire sono che la conciliazione allunga i tempi del processo, costa di più al cittadino ed i media-conciliatori potrebbero essere incompetenti e di parte. E’ tutto vero? Dipende.
La mediazione nelle liti civili diventa un vero e proprio obbligo. Da oggi, infatti, la parte coinvolta in una lite, civile o commerciale, è obbligata a cercare in via preliminare un accordo amichevole con la controparte. L'obiettivo è alleggerire la macchina della giustizia, cercando di risolvere in via stragiudiziale le controversie. In una prima fase la mediazione obbligatoria interesserà solo alcune materie: dalle successioni ai contratti bancari alle locazioni.
Il secondo tempo della partita prenderà avvio il 20 marzo del 2012, quando la conciliazione facoltativa diventerà un pallido ricordo anche nelle liti condominiali e in quelle legate alle Rc auto.
con questa opzione si punta a scongiurare le lungaggini bibliche che caratterizzano la giustizia ordinaria e ad alleggerire la macchina della giustizia (le cause civili sono circa 5 milioni). Ci sono poi vantaggi sotto il profilo del contenimento dei costi: in primo luogo perché il cittadino, se il tentativo di conciliazione raggiungerà il suo risultato e l'accordo tra le parti sarà raggiunto, non dovrà più rivolgersi a un legale. Poi perché se la proposta avanzata dal mediatore non sarà accettata, la parte che l'ha rifiutata dovrà sobbarcarsi le spese di giustizio - anche nel caso in cui risultasse vincitore in tribunale - se il contenuto della sentenza definitiva corrisponde a quello della proposta.
PALERMO - È cominciata oggi, e proseguirà fino a martedì prossimo, l’astensione degli avvocati palermitani contro la mediazione obbligatoria per le questioni civili. Oggi, a Palermo, quasi tutti i processi sono saltati per lo sciopero indetto dai professionisti. «La mediazione», ha detto il presidente dell’ordine degli avvocati di Palermo, Enrico Sanseverino, «rischia di provocare la commercializzazione definitiva della giustizia. L’avvocatura non è contraria all’istituto della mediazione se fatta con certi canoni, siamo invece contrari all’obbligatorietà che è stata stabilita con una legge che entrerà in vigore lunedì prossimo. Non c’e Paese in Europa in cui la mediazione non sia facoltativa».
Gli avvocati «censurano» anche la mancata presenza obbligatoria dei legali durante la mediazione. «Inoltre», ha proseguito Sanseverino, «qualsiasi cittadino solo per aver seguito un corso di 50 ore si occuperà di materie che necessiterebbero di adeguata professionalità. Alla prima udienza disponibile», ha puntualizzato Sanseverino, «solleveremo l’eccezione di incostituzionalità della mediazione obbligatoria, in attesa dell’esito dei ricorsi già presentati al Tar del Lazio».
fonte: Corriere del mezzogiorno
“La mediazione? Semplice ed efficace” recita lo slogan della nuova campagna di comunicazione finalizzata a far conoscere alla cittadinanza lo strumento giuridico della mediazione civile per la risoluzione delle controversie, come alternativa al processo ordinario.
L’avvio della campagna di comunicazione coincide con l’entrata in vigore del decreto ministeriale che istituisce il registro dei mediatori. Dal marzo 2011 il tentativo di mediazione fra le parti, in caso di controversie civili, diventa obbligatorio.
Obiettivo del nuovo istituto giuridico è disincentivare il ricorso in tribunale, con la conseguenza di veder ridurre progressivamente l’arretrato che grava sul sistema giustizia. La mediazione civile, infatti, è lo strumento scelto per ”deflazionare il sistema giudiziario italiano rispetto al carico degli arretrati e al rischio di accumulare nuovo ritardo”, ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri del 29 ottobre 2009 che ha visto l’approvazione dello schema di decreto legislativo. Il decreto legislativo è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 19 febbraio 2010, dopo aver acquisito i prescritti pareri da parte delle commissioni parlamentari.
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 giugno 2009
- Supplemento ordinario n. 95 Capo I INNOVAZIONE Art. 1. (Banda larga)