associazione imc
 

La mediazione accelera. Fissati i primi incontri per chiudere

 

Fonte: Ilsole24ore.com

banner-business

 

MILANO - A quarantotto ore dallo start, la conciliazione accelera, anche se a macchia di leopardo. Tra richieste di mediazione e domande di accredito da parte di professionisti stringe i tempi in città come Napoli e Palermo, dove sono attivi molti organismi di conciliazione. E dove è già partita la corsa a fissare gli incontri per esaminare le controversie e cercare soluzioni condivise.
L'attenzione cresce anche a livello organizzativo: per esempio domani, proprio a Napoli, gli Ordini dei commercialisti di sud e isole faranno il punto della situazione con il consigliere nazionale Felice Ruscetta. E anche laddove le richieste ancora non sono state depositate, centralini bollenti fanno "informazione" a chi chiama ancora un po' disorientato.
«Fino a oggi la conciliazione – spiega Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere – si è scontrata con una grandissima carenza di informazione. La mediazione obbligatoria riuscirà a superare questi limiti. Davanti ai milioni di cause pendenti, occorreva un passaggio forte per cercare di cambiare la situazione e l'obbligatorietà della mediazione è proprio questo. Uno shock che può mettere in moto un circuito virtuoso per cui i cittadini scoprono che possono risolvere prima e a costi enormemente inferiori le loro liti, e la giustizia ordinaria può finalmente avere un aiuto concreto per programmare meglio».

 

Leggi tutto

Critiche e... riflessioni da Italiano!

 

Ogni qualvolta sento una persona muovere aspre critiche contro qualcosa o qualcuno, solo una domanda mi sorge spontanea: "quid pro?”. L’Organismo Unitario dell’Avvocatura (OUA) da mesi critica aspramente la riforma del processo civile introdotta dalGoverno, con il bene placido della stampa che gli dà sempre un grande risalto, ma a questo punto c’è da chiedersi perché non abbiano fatto una seria proposta di modifica che colmasse quelle che loro ritengono essere le lacune di questa legge.
In Italia abbiamo un problema serio costituito dalla durata assurda ed ingiustificabile di un processo, sia civile che penale, e questo è contro la costituzione. I tribunali sono oberati di lavoro, spesso (ma non sempre) alacremente svolto dall’apparato giudiziale che, però, soffre di una carenza endemica di organico, peraltro in uno dei paesi più litigiosi della Comunità Europea.
Di fronte a questa situazione incresciosa, le uniche cose che l’OUA sa dire sono che la conciliazione allunga i tempi del processo, costa di più al cittadino ed i media-conciliatori potrebbero essere incompetenti e di parte. E’ tutto vero? Dipende.

 

Leggi tutto

Alfano: un filtro alle controversie. «Con la mediazione obbligatoria taglio di un terzo ai tempi del processo»

 

Alfano-Angelino Ministro giustizia

MILANO - Un piano complesso per restituire efficienza alla giustizia civile. E la conciliazione ne costituisce un cardine. Ma per ripartire serve un'avvocatura moderna in grado di dimostrare nei fatti di avere abbandonato il vecchio luogo comune del "causa che prende causa che rende". Il ministro della Giustizia Angelino Alfano spiega al Sole 24 Ore il senso e gli obiettivi delle misure operative da poche ore.
Signor ministro, la mediazione obbligatoria si inserisce in un quadro ampio di interventi che risale almeno all'estate 2009 con l'entrata in vigore della miniriforma della procedura civile...
All'anno prima, in realtà, al 2008, quando provammo ad accelerare le procedure di digitalizzazione delle notifiche. Proseguimmo nel 2009 con una serie di misure indirizzate a restituire celerità al processo, riducendo i tempi per la presentazione degli atti, sanzionando le condotte dilatorie, introducendo un filtro in Cassazione, per esempio. Ora la conciliazione rappresenta uno snodo fondamentale, ma per capirne la portata bisogna tenere presenti alcuni dati.

 

Leggi tutto

Al via la conciliazione obbligatoria nelle liti: tutti i vantaggi per il cittadino

 

bilancia

La mediazione nelle liti civili diventa un vero e proprio obbligo. Da oggi, infatti, la parte coinvolta in una lite, civile o commerciale, è obbligata a cercare in via preliminare un accordo amichevole con la controparte. L'obiettivo è alleggerire la macchina della giustizia, cercando di risolvere in via stragiudiziale le controversie. In una prima fase la mediazione obbligatoria interesserà solo alcune materie: dalle successioni ai contratti bancari alle locazioni.

Il secondo tempo della partita prenderà avvio il 20 marzo del 2012, quando la conciliazione facoltativa diventerà un pallido ricordo anche nelle liti condominiali e in quelle legate alle Rc auto.

 
 

I vantaggi

Con la mediaconciliazione obbligatoria si profilano grandi opportunità dal punto di vista della riduzione dei tempi di soluzione delle liti:

con questa opzione si punta a scongiurare le lungaggini bibliche che caratterizzano la giustizia ordinaria e ad alleggerire la macchina della giustizia (le cause civili sono circa 5 milioni). Ci sono poi vantaggi sotto il profilo del contenimento dei costi: in primo luogo perché il cittadino, se il tentativo di conciliazione raggiungerà il suo risultato e l'accordo tra le parti sarà raggiunto, non dovrà più rivolgersi a un legale. Poi perché se la proposta avanzata dal mediatore non sarà accettata, la parte che l'ha rifiutata dovrà sobbarcarsi le spese di giustizio - anche nel caso in cui risultasse vincitore in tribunale - se il contenuto della sentenza definitiva corrisponde a quello della proposta.

 

Leggi tutto

Mediazione obbligatoria, al via lo sciopero degli avvocati: oggi saltati tutti i processi

 

L'astensione, di carattere nazionale, proseguirà fino a martedì. Le toghe: così si commercializza la giustizia

 

PALERMO - È cominciata oggi, e proseguirà fino a martedì prossimo, l’astensione degli avvocati palermitani contro la mediazione obbligatoria per le questioni civili. Oggi, a Palermo, quasi tutti i processi sono saltati per lo sciopero indetto dai professionisti. «La mediazione», ha detto il presidente dell’ordine degli avvocati di Palermo, Enrico Sanseverino, «rischia di provocare la commercializzazione definitiva della giustizia. L’avvocatura non è contraria all’istituto della mediazione se fatta con certi canoni, siamo invece contrari all’obbligatorietà che è stata stabilita con una legge che entrerà in vigore lunedì prossimo. Non c’e Paese in Europa in cui la mediazione non sia facoltativa».

Gli avvocati «censurano» anche la mancata presenza obbligatoria dei legali durante la mediazione. «Inoltre», ha proseguito Sanseverino, «qualsiasi cittadino solo per aver seguito un corso di 50 ore si occuperà di materie che necessiterebbero di adeguata professionalità. Alla prima udienza disponibile», ha puntualizzato Sanseverino, «solleveremo l’eccezione di incostituzionalità della mediazione obbligatoria, in attesa dell’esito dei ricorsi già presentati al Tar del Lazio».

fonte: Corriere del mezzogiorno

Riforma del processo civile (parte 1)

 

omini_mediazione

 

“La mediazione? Semplice ed efficace” recita lo slogan della nuova campagna di comunicazione finalizzata a far conoscere alla cittadinanza lo strumento giuridico della mediazione civile per la risoluzione delle controversie, come alternativa al processo ordinario.

L’avvio della campagna di comunicazione coincide con l’entrata in vigore del decreto ministeriale che istituisce il registro dei mediatori. Dal marzo 2011 il tentativo di mediazione fra le parti, in caso di controversie civili, diventa obbligatorio.

Obiettivo del nuovo istituto giuridico è disincentivare il ricorso in tribunale, con la conseguenza di veder ridurre progressivamente l’arretrato che grava sul sistema giustizia. La mediazione civile, infatti, è lo strumento scelto per ”deflazionare il sistema giudiziario italiano rispetto al carico degli arretrati e al rischio di accumulare nuovo ritardo”, ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri del 29 ottobre 2009 che ha visto l’approvazione dello schema di decreto legislativo. Il decreto legislativo è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 19 febbraio 2010, dopo aver acquisito i prescritti pareri da parte delle commissioni parlamentari.

Riforma del processo civile (parte 2)

 

riforma-mediazione-300x199

 
La mediazione è veloce ed economica.
Il procedimento di mediazione, infatti, non è soggetto ad alcuna formalità ed è protetto da norme che assicurano alle parti del procedimento l’assoluta riservatezza rispetto alle dichiarazioni e alle informazioni emerse. Tali informazioni non possono essere utilizzate in sede processuale, salvo esplicito consenso delle parti, e il mediatore è tenuto al segreto professionale su di esse. Inoltre, il mediatore è nominato non oltre quindici giorni dal deposito della domanda presso l’organismo di mediazione e il procedimento di mediazione ha una durata non superiore a quattro mesi, trascorsi i quali il processo può iniziare o proseguire.

Sono infine previste agevolazioni fiscali per coloro che ricorrono alla mediazione.
Tutti gli atti relativi al procedimento di mediazione sono, infatti, esenti dall’imposta di bollo e da ogni altra spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura. In particolare, il verbale di conciliazione sarà esente dall’imposta di registro sino all’importo di 50.000 euro, altrimenti l’imposta è dovuta per la parte eccedente.
In caso di successo della mediazione, le parti avranno diritto a un credito d’imposta fino a un massimo di 500 euro per il pagamento delle indennità complessivamente dovute all’organismo di mediazione. In caso di insuccesso della mediazione, il credito d’imposta è ridotto della metà.

La mediazione civile è, dunque, un importantissimo strumento alternativo di risoluzione delle controversie civili, finora previsto solo come facoltativo ai procedimenti ordinari che si svolgono nelle aule dei tribunali.

Uno strumento, tuttavia, ancora poco conosciuto dai cittadini, ma in grado di rendere decisamente più rapidi i tempi della giustizia civile e di incidere fortemente sullo smaltimento dell'enorme arretrato di cause civili.

Legge 18 giugno 2009 n. 69

 

"Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile"

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 19 giugno 2009

- Supplemento ordinario n. 95 Capo I INNOVAZIONE Art. 1. (Banda larga)

 

1. Il Governo, nel rispetto delle attribuzioni costituzionali delle regioni e nel rispetto dell'articolo 4, comma 3, lettera h), del codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1º agosto 2003, n. 259, individua un programma di interventi infrastrutturali nelle aree sottoutilizzate necessari per facilitare l'adeguamento delle reti di comunicazione elettronica pubbliche e private all'evoluzione tecnologica e alla fornitura dei servizi avanzati di informazione e di comunicazione del Paese. Nell'individuare le infrastrutture di cui al presente comma, il Governo procede secondo finalità di riequilibrio socio-economico tra le aree del territorio nazionale. Il Governo individua e sottopone al Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) per l'approvazione nel programma le risorse necessarie, che integrano i finanziamenti pubblici, comunitari e privati allo scopo disponibili. Al relativo finanziamento si provvede con una dotazione di 800 milioni di euro per il periodo 2007-2013 a valere sulle risorse del fondo per le aree sottoutilizzate, di cui all'articolo 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni. In ogni caso è fatta salva la ripartizione dell'85 per cento delle risorse alle regioni del Mezzogiorno.

 

Leggi tutto

Altri articoli...

Profilo Facebook Associazione IMC
Profilo Twitter Associazione IMC
Profilo G+ Associazione IMC